Il cardinale Robert Sarah, preoccupato dall'eclissi di Dio che ha colpito ilo mondo occidentale e non solo, offre all'uomo contemporaneo un itinerario che ha come unico scopo quello di restituire a Dio il suo posto nella nostra vita e nella vita della Chiesa. Robert Sarah propone, come strada maestra per riallacciare un rapporto con Dio, quella del Vangelo: i sette sacramenti attraverso i quali Cristo ci tocca oggi costituiscono la cornice di questo itinerario spirituale a cui il porporato ci invita, con un linguaggio segnato dall'autenticità, dalla sincerità, dalla fede e dalla forza missionaria di un uomo che vive quotidianamente il suo rapporto con Dio sperimentando la sua presenza nell'amore verso il prossimo.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàSi deve guardare in faccia la realtà: il sacerdozio sembra vacillare. Certi preti sembrano come marinai la cui nave è stata sconquassata dalla violenza di un uragano. Annaspano e vacillano. Quando si viene a conoscenza di qualche episodio di abuso sui minori, non possiamo evitare di porci delle domande. Non si può fare a meno di avanzare dei dubbi. Il sacerdozio, il suo statuto, la sua missione, la sua autorità, sono messi al servizio di quanto c'è di peggio al mondo. Il sacerdozio è stato strumentalizzato per nascondere, insabbiare, e persino giustificare la profanazione dell'innocenza dei bambini. Talvolta, la stessa autorità episcopale è stata piegata allo scopo di pervertire e distruggere la generosità di coloro che desideravano consacrarsi a Dio. La ricerca della gloria mondana, del potere, degli onori, dei piaceri terreni e del denaro, è penetrata nel cuore di sacerdoti, vescovi e cardinali. Com'è possibile tollerare tali episodi senza tremare, senza piangere e senza metterci in discussione? Non possiamo fare finta che tutto ciò non esista, come se si trattasse soltanto di un incidente di percorso. Dobbiamo guardare il male in faccia. Perché tanta corruzione, sviamento e perversione? È giusto che ce ne venga chiesto conto. È giusto che il mondo ci dica: "Siete come i farisei: dite e non fate" (cfr. Mt 23,3). Il popolo di Dio guarda con sospetto i suoi sacerdoti. Chi non crede li disprezza e diffida di loro.
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